archivio della libertà

Soffitta culturale

Quaderni "Kultural Attic

"Abbiamo pubblicato lo Strych culturale a Przemyśl dal 1988, in una casa editrice, con una tiratura di 100 copie del primo numero. Il suo scopo era quello di documentare incontri, discussioni, eventi creati al di fuori della censura statale, per sviluppare un ambiente sociale di libero pensiero, verso il quale la cultura indipendente tendeva naturalmente. Nel 1986, dopo uno degli incontri con Krzysztof Dybciak sul tema della letteratura polacca emigrata, nacque l'idea di pubblicare una rivista-testimonianza, la Cultural Strych. "Il contenuto della rivista riguardava spesso temi e opere contemporanee, non di rado alludendo alla questione della libertà. Siamo andati nel passato per "rispolverare le vite dei nostri antenati", ma anche per porci delle domande, da quelle fondamentali sul senso e il valore della vita umana, a quelle pratiche: come

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STRYCH - sull'ambiente culturale durante l'epoca comunista

INTRODUZIONE La soffitta è associata a un luogo misterioso, in qualche modo nascosto al visitatore occasionale. Allo stesso tempo, suscita curiosità per ciò che nasconde, è una promessa di qualcosa di proibito, un'oasi di cose, pensieri, immaginazioni che si sono fermate per un po' nel loro viaggio tra ciò che è stato creato nel mondo reale. Le esperienze raccolte in soffitta assumono un nuovo significato e si ripresentano alle persone. Ecco cos'era la Soffitta Culturale: una rivista clandestina nata in soffitta, nella testa di persone che cercavano rifugio da un mondo ostile. Il nome della rivista si riferiva al patrimonio di generazioni; polveroso, abbandonato da qualche parte in soffitta, ma senza il quale la visione della comunità sarebbe stata incompleta. Per alcuni, è stata un'opportunità di incontrare l'arte, una nuova

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'La Soffitta Culturale' - una rivista letteraria e...

"La Soffitta Culturale" non è solo il nome di una rivista letteraria e d'arte, ma è anche il luogo di incontro di un gruppo di amici che creano un circuito culturale indipendente. Si tratta di una mansarda adottata di una casa unifamiliare, piena di opere d'artista, quadri, libri, da cui si potevano vedere le colline circostanti. Davanti alla casa, un vecchio frutteto di meli sparsi di diversi decenni con un prato fiorito non falciato. Un sacco di verde ovunque. Dalla prospettiva della mansarda abbiamo guardato il mondo circostante, senza dimenticare l'esistenza del "sottosuolo". Così vivevamo, in un certo senso, in modo dualistico: lavorando, occupandoci delle questioni quotidiane secondo le regole comuniste, ma spiritualmente accanto. Il nome della rivista si riferiva anche all'eredità delle generazioni: polverosa, abbandonata da qualche parte in soffitta, ma senza la quale la visione della comunità sarebbe una visione incompleta" (Marek

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Grażyna Niezgoda

Określenie „strych kulturalny” mieści w sobie dwa, a nawet trzy znaczenia. Jedno to miejsce spotkań – poddasze w domu przy ul. Węgierskiej w Przemyślu, drugie – grupa towarzyska,

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